Il cielo è ovunque - Recensione




SCHEDA DEL LIBRO

TITOLO: Il cielo è ovunque
AUTORE/AUTRICE: Jandy Nelson
EDITORE: Rizzoli 
PAGINE: 452
GENERE: Narrativa - Romance 
PREZZO: Copertina rigida  17,50 - eBook € 8,99
FORMATO: Cartaceo - eBook
DATA DI USCITA: novembre 2017
ACQUISTA IN SCONTO SU AMAZON:  QUI.




Lennie, 16 anni, ha sempre vissuto dietro le quinte, ben contenta di lasciare le luci dei riflettori alla sorella maggiore Bailey. Così, quando quest’ultima muore all’improvviso, Lennie si ritrova scaraventata in un mondo di cui non ha mappe né riferimenti, completamente alla deriva. Per tenere ferma la barca della vita, Lennie si rende conto di aver bisogno di cose molte diverse, praticamente opposte, che solo due persone sembrano capaci di offrirle: Toby, l’ex ragazzo di Bailey, è l’unico che capisce il suo dolore, e Joe, che si è appena trasferito in città, ha da regalarle quella energia e quella musica che lei teme di aver perso per sempre. Ma sole e luna non possono stare nello stesso cielo, e Lennie si ritroverà a dover affrontare il più antico dei dilemmi: stare accovacciati di fronte alla piccola luce di un fuoco che muore, o prendere il coraggio a due mani e alzarsi ad affrontare il buio, in cerca di una luce più grande?


Come si può sopravvivere alla morte di una persona? Non di una persona qualunque, ma della propria metà? La nostra vita come può continuare ad andare avanti? Questo è quello che Lennie Walker si chiede continuamente da un po’ di tempo a questa parte. Le sorelle Walker andavano ogni giorno insieme a scuola e alle lezioni di Clarinetto, spettegolavano continuamente di ragazzi, immaginavano storie intrise d’amore e quando una iniziava una frase l’altra la terminava. Erano indissolubilmente stregate dalla vita, dall’amore e dal rapporto che le univa. Fino a quando una delle due, Bailey a causa di un attacco di aritmia lascia questo mondo. Lennie non poteva minimamente immaginare che quando il “tuo” mondo ti abbandona, quello degli altri continua ad andare avanti come se niente fosse. 
Cercando di mantenere “viva” la sua compagna di vita, Lennie scrive ripetutamente ed ovunque pensieri o ricordi legati alla sorella. Qualsiasi cosa va bene come supporto, anche la corteccia di un albero, la carta di caramelle, il muro del bagno della scuola e persino i sassi trovati a terra. Lennie è sempre con Bailey e Bailey è sempre con Lennie. 


I momenti di tristezza sono i peggiori e in questi casi l’unico rimedio per sentirsi meglio è rifugiarsi nella stanza della sorella defunta. Quella camera ormai abbandonata è diventato un vero e proprio santuario dei ricordi mai sbiaditi all’interno della mente di Lennie. Il suo profumo è ovunque, il letto è ancora sfatto, i libri sono rimasti dove erano, le cartacce anche e l’armadio profuma di lei.
Purtroppo c’è anche l’altra faccia della medaglia da considerare perchè guardare il cielo ed urlare il nome di chi amiamo anche se non può sentirci è del tutto deleterio per il nostro cuore. Questo Lennie ancora non riesce a comprenderlo.

Ad accompagnare l’esistenza di Lennie, fatta solo di foglietti sparsi ovunque è la presenza di due ragazzi diametralmente opposti. Uno di questi è Toby, l’ex ragazzo della sorella che non fa altro che trascinare la fanciulla in continui e dolorosi ricordi legati a Bailey nei modi più strani ed inimmaginabili. 

"Non è a me, è a lei, che pensi."

L’altro invece è Joe, un ragazzo del corso di musica dalle sensuali ciglia fluenti che allontana Lennie dai suoi oscuri e tristi pensieri. 


"E' ubriaco, ubriaco di vita, penso. Candido in confronto è un bisbetico incallito. 
Ma questo ragazzo ha mai sentito parlare della morte? "


Che cosa fare quando entrambi la stanno conquistando? Chi è più importante e perché? È difficile capire quali scelte saranno migliori quando la vita ti sfugge di mano e non fai altro che vagare senza una meta cercando di capire cosa ti sta veramente succedendo adesso che sei sola. 

La difficoltà maggiore arriva quando Bailey comincia a sparire totalmente. Quando il santuario inizia a prendere polvere e quando i suoi vestiti non sanno più di lei ma di Lennie stessa. Il dolore più grande è la conferma della perdita oppure il senso di colpa verso Bailey?

 "Tutto il suo sapere non esiste più. Tutto quello che ha imparato, sentito, visto. Il suo modo di leggere Amleto, di guardare una margherita o di pensare all’amore, tutti i suoi pensieri più ingarbugliati, le sue riflessioni più segrete e irrilevanti non esistono più."


Lasciatevi incantare dai sentimenti dolorosi, struggenti, di confusione, di perdite, di amore e di grande affetto che uniscono i componenti della famiglia Walker e i soggetti che girano intorno a loro. 

"Qualche anno fa ero distesa in giardino e Big mi ha chiesto cosa stavo facendo. Gli ho risposto che guardavo il cielo. E lui mi ha detto: Ti sbagli, Lennie. Il cielo è ovunque. Sopra e sotto. Il cielo è ai tuoi piedi. "



Jandy Nelson non l’avevo mai affrontata come autrice. Sapevo che aveva già scritto un altro Young Adult molto famoso dal titolo “Ti darò il sole” che ahimè devo ancora recuperare, ma non potevo immaginare che mi potesse così tanto catturare il suo modo di scrivere. “Il cielo è ovunque” è il romanzo di esordio della Nelson e se il buongiorno si vede dal mattino, tanto di cappello! Devo assolutamente recuperare “Ti darò il sole” visto che molte critiche hanno confermato che è un romanzo di maggior spessore rispetto a questo.
Questo young adult fa parte di quella sotto categoria di genere che riesce sempre e comunque a conquistarmi: tematiche forti ed evidenti, ma affrontate con la sobrietà di un animo adolescenziale che vede ancora ai primi amori.
Ho amato il concetto di fondo legato all'introspezione del personaggio che si fa carico di tutto quello che l’attanaglia cercando sempre e comunque di sputarlo verso la sorella che non c’è tramite l’uso di foglietti scribacchiati qua e là, come se la sorella fosse una sorta di diario personale. La reazione data dal cambiamento è veramente ben costruita e assolutamente imprevedibile. Oltre ciò il dolore che prova Lennie è assolutamente realistico e molto presente. Non è visibile alcuna freddezza in questo romanzo, ma tanto tanto amore. Amore imprevedibile, amore incompreso, amore confuso, amore irrazionale e amore incondizionato. Se non altro posso dire che mi ha colpita anche la leggera nube di poesia che aleggia in tutti i piccoli testi che Lennie lascia nei luoghi che frequenta.

Una piccola perla che non consiglio di leggere a chi sta affrontando un momento molto triste, ma a chi adora l’introspezione e l’empatia. 

With love,







Natale a Parigi - Recensione




SCHEDA DEL LIBRO

TITOLO: Natale a Parigi
AUTORE/AUTRICE: Mandy Baggot
EDITORE: Newton Compton Editori
PAGINE: 413
GENERE: Narrativa - Romance 
PREZZO: eBook € 4,99- Copertina rigida  10,00
FORMATO: Cartaceo - eBook
DATA DI USCITA: novembre 2017
ACQUISTA IN SCONTO SU AMAZON:  QUI.


Ava e la sua migliore amica Debs sono appena arrivate a Parigi. È tutto perfetto e la neve che comincia a cadere è uno spettacolo meraviglioso. La Tour Eiffel brilla di una luce magica, ma tutto quello a cui Ava riesce a pensare è Leo, il suo ex, che l’ha tradita, spezzandole il cuore. Debs, determinata a restituire il sorriso all’amica, la trascina a fare shopping tra i mercatini di Natale, a passeggiare sul Lungosenna, a mangiare pain au chocolat. Piano piano, Ava comincia davvero a convincersi che non può sprecare la vita pensando agli uomini, fin quando la sua strada incrocia quella di Julien, un misterioso e affascinante fotografo, con un irresistibile accento francese e occhi così profondi che sembrano leggere dentro di lei. Ava non può ignorare le reazioni che si scatenano tra loro, ma non riesce a fidarsi e a lasciarsi andare. Tutto si complica quando per Ava arriva il momento di rientrare in Inghilterra… 


Ava non riesce più a sopportare la sua vita attuale. La povera ragazza è stanca del lavoro da modella che l’ha sempre accompagnata dalla tenera età e dalla presenza alquanto scomoda della madre che continua a propinargli continui ingaggi come se non ci fosse un domani. La ciliegina sulla torta non tarda a presentarsi visto che scopre ben presto che il suo fidanzato Leo l’ha tradita.
Fortunatamente Ava ha una grande amica di nome Debs, un tipetto dalla presenza stravagante e alquanto divertente che lavora per una rivista di moda. È proprio grazie a questa che Ava riesce a riprendersi dalla situazione, visto che le due decidono di allontanarsi da Londra per passare le vacanze di Natale presso la bellissima e romantica Parigi.
Non dimentichiamoci che Parigi è anche la famosa città dell’amore e quindi nuovi incontri non tardano ad arrivare per le nostre ragazze. In un momento alquanto scomodo e particolare durante il quale Ava riesce a farsi riconoscere in mezzo alla strada, un ragazzo francese la nota. Catturato dalla curiosità Julien non perde tempo e inizia a fotografarla copiosamente. La cosa non può non far alterare la nostra Ava che lo intima di cancellare immediatamente gli scatti. 
Julien è un fotografo che ha smesso di intraprendere la sua professione ormai da diverso tempo a causa di alcuni tristi risvolti legati alla sua carriera e alla sua vita privata. Ma allora perché appena ha incontrato Ava ha iniziato subito a scattarle delle fotografie?



Da questo curioso incontro nasce inizialmente un litigio e solo successivamente una bella amicizia che si trasformerà forse anche in qualcos’altro di più importante. "Mai fidarsi degli sconosciuti", proprio come dice questo detto infatti Julien ha diversi altarini nascosti. Oltretutto non dimentichiamoci che Ava deve anche fare ritorno a Londra dopo il suo soggiorno a Parigi. Ava riuscirà ad accettare nuovamente il suo lavoro da modella? E Julien cosa rappresenta veramente per Ava?  



Inizialmente sono rimasta incuriosita dalla trama di questo libro perché quest’anno attendo con particolare trepidazione il periodo natalizio. Diciamocelo, sono stata catturata dalla copertina e dal titolo visto che adoro anche Parigi. Ciò nonostante devo ammettere che mi aspettavo qualcosina di più. L’atmosfera natalizia ahimè è quasi del tutto assente in questo libro. La copertina è alquanto ingannevole sotto questo punto di vista, bensì stessa cosa non si può dire per quanto riguarda il clima parigino che è alquanto presente e sentito. Tralasciando questi dettagli, il romanzo è molto carino e scorrevole. Davvero spensierato aggiungerei, cosa molto presente solitamente all’interno del Romance edito Newton Compton. 

Ho adorato il personaggio di Debs con la sua penna a forma di testa di renna, il suo modo di vestire molto appariscente e la sua parlantina alquanto aperta. Per l'appunto desidererei con tutta me stessa avere un’amica come lei.

La storia d’amore tra i protagonisti l’ho trovata molto carina, l’unica nota che mi ha fatto un pochino arricciare il naso è il finale: assolutamente scontato e poco originale, ma alquanto lieto e dolce. 
With love,






SuperSorda! - Recensione





SCHEDA DELLA GRAPHIC NOVEL

TITOLO: SuperSorda!
AUTORE/AUTRICE: Cece Bell
EDITORE: Battello a Vapore - Edizioni Piemme
COLLANA: Vortici
GENERE: Introspettivo/Psicologico
PREZZO: 14,00  (cartaceo), 6,99 € (ebook)
DATA DI USCITA: 2017
ACQUISTA SU AMAZON:  QUI.






Cece è una bambina come tutte le altre, ma un giorno una malattia le porta via l'udito. Così deve mettersi l'apparecchio acustico, che negli anni Settanta è una scatoletta ingombrante e molto vistosa, con un nome che sembra quello di un superpotere: Orecchio Fonico. Cece ha paura di sembrare brutta, che i suoi compagni di scuola la prenderanno in giro e nessuno vorrà diventare suo amico. Ma a poco a poco si rende conto che l'Orecchio Fonico può rivelarsi un alleato molto potente, che le fa sentire cose che nessun suo compagno percepisce. È così che Cece si trasforma in SuperSorda, pronta a vendicare i deboli e a risolvere i problemi di tutti...





La spensieratezza è una delle più grandi doti di Cece, una comune bambina di quattro anni che ama giocare e a divertirsi. Un giorno però i genitori si trovano costretti a sottoporla a diversi controlli medici visto che la bambina inizia a presentare segni di malore. Da questi esami si evince che Cece a causa della meningite ha perso l’udito per sempre. Per sopperire questo problema la piccola deve portare da ora in poi un apparecchio acustico di tipo fonico che purtroppo negli anni 70 era ancora molto evidente. Stiamo parlando di una scatoletta collegata a due corde da applicare sulle orecchie. Inizialmente Cece è restia all’uso di tale apparecchio, ma poi scoprendo i suoi benefici ne rimane soddisfatta.
Tuttavia i dilemmi non vengono completamente risolti: la televisione è davvero difficile da decifrare, la radio è assolutamente impossibile da capire e a volte anche il labiale delle persone non è semplice da intuire.
Come se non bastasse i veri problemi iniziano a saltare fuori nel momento in cui inizia la scuola perché Cece capisce di dover fare i conti anche con altri inghippi. Primo fra tutti c’è la solitudine che fa capolino. I bambini della classe infatti non sembrano voler accettare la compagnia della piccola solamente perché non riesce ad ascoltare i suoni. Viene perciò derisa, ricattata e bullizzata.
Giunge finalmente la salvezza quando Cece riceve un fantastico microfono da utilizzare insieme al suo apparecchio acustico. Tale microfono le dà modo non solo di carpire meglio i suoni, quanto di ascoltare anche cose che accadono in lontananza. Un piccolo barlume di sicurezza e felicità torna quindi in superficie grazie a questo strumento. “Così posso avere doti addirittura superiori alla media!” Pensa Cece.



Ma la scuola nasconde altre inside: quando essa pensa di aver trovato un’amica scopre che in realtà non è così visto che si fa comandare completamente a bacchetta dalla stessa. È meglio rimanere soli o continuare ad essere trattati male? Quando Cece non sopporta più questa situazione immagina di diventare SUPERSORDA! Una bambina dai super poteri che si difende da tutti traendosi d’impaccio dalle situazioni più scomode, come ad esempio, una falsa amicizia. Tuttavia è diverso pensare di essere un’eroina dal dimostrarsi veramente così. Riuscirà la nostra Cece a diventare “veramente” un super eroe nella sua vita?



Il titolo di questa Graphic Novel sembra lasciar intendere da subito il significato che si cela al suo interno. In realtà, non è proprio così. Stiamo parlando infatti di una storia molto sofferta e tormentata  che vede le sue origini già in tenera età. Mentre leggevo, non potevo non chiedermi continuamente come facesse l’autrice ad entrare così tanto in empatia con la protagonista affetta da questa patologia. Solo successivamente mi sono accorta che la protagonista Cece aveva lo stesso nome dell’autrice. Come si evince nelle note e nei ringraziamenti finali infatti, questa è invero un’opera autobiografica.
A mio avviso Cece Bell è stata molto brava perché è riuscita a trattare un tema così delicato in maniera davvero esilarante e leggero. Sono riuscita ad entrare benissimo nei panni della protagonista e questo ha lasciato una forte tristezza in me. Però Cece è una bambina che ancora deve scoprire tanto del mondo ed altresì la cattiveria che si cela nella società. Probabilmente per questo motivo ho letto l’albo con una forte tristezza nel cuore, poiché da adulta capisco molto meglio quello che stava succedendo a Cece. L’enorme problema della piccola coniglietta sorda non viene dato solo dalla sua patologia quanto dall’impatto che essa può scaturire nella società. Soprattutto i bambini piccoli, come sappiamo, non hanno peli sulla lingua e spesso non sanno cosa sia la delicatezza. Ciò provoca un forte bullismo e a sua volta una diversità sofferta.
 L’autrice è riuscita a trasformare l’enorme diversità negativa in enorme diversità positiva grazie a questo escamotage che rende questa lettura alla portata di un target dai 12 anni in su. Il super eroe è da sempre un’icona di positività e di salvezza per i più deboli e Cece da soggetto deriso e bullizzato si trasforma in super eroina pronta a difendere, ma soprattutto a “difendersi”. La sua sordità è stata trasformata in corazza di salvezza. Probabilmente è questa la chiave vincente del fumetto.
Lo stile è fortemente sobrio e divertente, cosa che enfatizza ancor più la superficialità con cui vuole porsi di fronte al grave problema che attanaglia Cece. La semplicità non è presente solo nel tratto quanto anche nelle cromie assolutamente flat e vivaci.

I protagonisti sono conigli, o meglio, l’intera società viene rappresentata in questa maniera. Tale scelta probabilmente viene data per evidenziare le orecchie, visto che in questo genere di animale esse sono molto evidenti e di vitale importanza. Fumetto consigliato a tutte le adolescenti che hanno problemi a scuola, perchè a volte basta poco per trasformare la nostra diversità negativa in diversità positiva. 

With love,




The Ancient Magus Bride - Recensione





SCHEDA DEL MANGA

TITOLO: The Ancient Magus Bride.
TITOLO ORIGINALE: Maho tsukai no yome
AUTORE/AUTRICE: Kore Yamazaki
EDITORE: Star comics
GENERE: Shonen
PREZZO: 5,90  
NUMERI IN GIAPPONE: 7
NUMERI IN ITALIA: 6
DATA DI USCITA: 2016
ACQUISTA SU AMAZON:  QUI.





Chise Hatori ha solo quindici anni ma ha già perso tutto: non ha più una famiglia né speranze per il futuro. Un giorno, però, le compare davanti un misterioso mago che le offre un’allettante opportunità di riscatto...

Potrà fidarsi di questo misterioso e intrigante individuo? E cosa mai vorrà da lei?! Due sono le opzioni in gioco: o la aiuterà a risollevarsi dal suo triste destino o la farà precipitare ancora più in basso, nelle tenebre più buie...




Ci troviamo in un'era dove la vendita umana e animale è ancora fortemente presente. Alcune persone vengono incatenate e vendute proprio come si usava fare tempo addietro con gli schiavi. La nostra Chise Hatori però non è una schiava, ma semplicemente una ragazza che ha perso tutto troppo presto. Non ha nessuna dimora, nessun lavoro, nessuno che l'ami e nessuno che si prenda cura di lei. 


Arriva il giorno in cui il destino della nostra Chise volge verso il cambiamento: durante un'asta viene venduta ad un prezzo esorbitante. Adesso Chise appartiene a qualcuno.
La cosa stramba però è che viene venduta ad un soggetto di una certa stazza, alquanto misterioso e spaventoso visto che il suo capo è composto da uno teschio del tutto zoomorfo. Solo successivamente si viene a scoprire che il "galante" e tenebroso compratore si chiama Elias ed è un mago che ha acquistato Chise con l'intento di utilizzarla come sua discepola. Nonostante la particolare presenza di Elias, la nostra protagonista non è molto spaventata in quanto per la prima volta qualcuno è stato cortese con lei donandole cibo e riparo. 
In un secondo momento Elias spiega che essa non è solo la sua discepola, ma anche sua moglie, forse l'unica nota che manda ogni volta Chise fuori dai gangheri. 


Ma perchè Elias ha voluto spendere così tanti soldi per acquistare Chise? Semplicemente perchè egli sostiene che la ragazza è una delle pochissime "Sleigh Beggy" rimaste sulla faccia del pianeta. Ma chi è una "Sleigh Beggy"? Questa è la domanda principale che Chise di giorno in giorno continua a chiedersi mentre accompagna Elias in giro per le strade di Londra. Oltretutto da questo momento in poi la ragazza riesce a vedere anche delle strane entità tutto fuorché terrene: delle bellissime fatine svolazzanti, dei gatti parlanti, dei draghi e altre entità indefinite. 
È come se la ragazza aprisse gli occhi per la prima volta verso un nuovo mondo popolato non solo da questi strani esseri, quanto da maghi e stregoni. Anche se non sembra infatti, questi due appellativi rivelano entità molto differenti e il loro uso della magia/stregoneria è importante per decretare il destino del pianeta. 



Devo ammettere che in passato ho sfogliato diverse volte questo manga in fumetteria, ma purtroppo non riusciva mai a suscitare in me una certa curiosità. Pochi giorni fa sono riuscita a recuperare il primo episodio dell'anime attualmente in corso in Giappone e da lì ho aperto gli occhi. Sono stata catturata dalle atmosfere e dal lato fortemente misterioso legato al mago Elias. Ragion per cui, ho iniziato ad acquistare anche il manga. 
È stato molto strano perchè questa volta i disegni hanno subito catturato la mia attenzione e ho iniziato a trovarli appetibili. Confesso che non riesco ancora a spiegare questo mio cambiamento circa le aspettative riguardanti questo manga. La cosa è accaduta molto raramente in passato per quanto mi riguarda, ciò non toglie che sono ne sono stata molto felice.
È uno shonen dalle note delicate dal punto di vista empatico. I soggetti sono molto "teneri" tra di loro, cosa che mi ha ricordato vagamente l'atmosfera che si respira nelle opere delle Clamp caratterizzate da quel piccolo lato oscuro percepibile solo sottilmente in un secondo momento. Ebbene, la piccola Chise è curiosa, ma non ingenua. Elias è sicuramente enigmatico, tenebroso ma anche molto gentile. Tutte personalità molto forti e che possono essere benissimo sfruttate per creare un bel manga. Inoltre in esso sono presenti anche elementi palesemente appetibili quali: la magia, la stregoneria, il bel paesaggio inglese, soggetti zoomorfi o appartenenti al racconto celtico.
Un manga Mainstream? Direi di sì, l'incipt porta proprio a questo e sono veramente curiosa di sapere come si evolverà la storia da qui in poi. I futuri presupposti sono ancora del tutto parziali, però per adesso lo sto seguendo con ardore. 

Le tavole e i disegni non sono facili da inquadrare, l'unico giudizio a caldo che mi viene da attribuirgli è il seguente: " sono strettamente in stile shonen moderno". Tuttavia a volte le versioni super deformed lasciano in me una piccola nota nostalgica perchè rivedo veramente la piccola Sakura delle Clamp che tanto amo. Ebbene, potrei dire che è un manga puramente shonen con qualche piccola nota leggermente fuori tema che a mio avviso fanno amare questo manga anche alle persone che vagano un po tra gli shojo, maho shojo e shonen. 
With love,